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Ajla Del Ponte: così faccio la staffetta tra l’università e le gare olimpiche
Sportiva d'élite e studentessa dell'Unil

Photo Credits to Ulf Schiller
di GIORGIA ROSSI
Ajla Del Ponte, giovane velocista ticinese dai diversi successi (bronzo nella staffetta 4×100 agli Europei U23 del 2017, oro nella staffetta 4×100 alle Universiadi di Taipei sempre del 2017, e partecipazione alle Olimpiadi di Rio del 2016) è anche studentessa all’Università di Losanna. Con    questa intervista cercheremo di capire come si bilancia una carriera da sportiva di élite…
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Legàmi che diventano prigioni
Nel suo nuovo romanzo Kent Haruf racconta le famiglie disfunzionali: come i vincoli di sangue possano essere devastanti e, nonostante questo, difficili da spezzare

di LEA CONCONI
Arriva anche in Italia Vincoli, il libro genesi della trilogia sulla cittadina di Holt del caso editoriale Kent Haruf, con la traduzione di Fabio Cremonesi. In questo romanzo Haruf narra di quanto possano essere devastanti i legàmi famigliari e di come questo non basti per spezzarli, perché il senso di colpa sarebbe insopportabile.
Vincoli è la storia di Edith Goodnough (e molti altri). All’inizio…
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La robotica è femmina, giovane, determinata
Intervista a Valeria Cagnina.

Valeria Cagnina

di ALESSANDRA SPADA
Ho incontrato Valeria Cagnina in un luminoso lunedì d’autunno, nella sua piccola scuola in campagna vicino ad Alessandria, da cui, forte del suo incredibile percorso, lancia un potente messaggio alle ragazze di ogni età: niente è impossibile.Ha da poco compiuto diciotto anni, è nata nel gennaio 2001, ma è già abituata alle interviste.
Ci sediamo per terra, senza scarpe, su un tappetone, mi dice…
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Chimamanda Ngozi Adichie: femminista felice africana che non odia gli uomini
La recensione a "Dovremmo tutti essere femministi"

di NEVA PETRALLI

Chimamanda Ngozi Adichie
Dato che il femminismo non era africano, ho deciso di definirmi Femminista Felice Africana. Poi un caro amico mi ha detto che definirmi femminista voleva dire che odiavo gli uomini. Così ho deciso di definirmi una Femminista Felice Africana Che Non Odia Gli Uomini e Che Ama Mettere il Rossetto i Tacchi Alti Per Sé e Non Per Gli Uomini.

Il saggio…
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Madeleine Läubli: come mi innamorai di Max, dell’arte e del Ticino
Dopo la scomparsa del marito, l'artista si racconta nella sua casa di Claro

di MATILDE CASARI
Dopo aver trascorso un pomeriggio con Madeleine Läubli, moglie dell’artista svizzero Max Läubli, morto a gennaio dello scorso anno, ho avuto conferma che le cose importanti per vivere sono davvero poche. Amore e passione sono sufficienti per una vita piena e felice. Potrebbero sembrare aspetti banali e scontati, ma in realtà sono dei pilastri sui quali costruire la propria vita.
Max Läubli, di origini…
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Alla scoperta di meraviglie ipogee: quel che il Ticino ancora nasconde
Intervista a Sergio Veri, speleologo per passione

Il torques: oggetto mistico risalente al Bronzo antico

Il torques: oggetto mistico risalente al Bronzo antico

di SHEEILY VERI

Sergio Veri, appassionato di speleologia, ci racconta il suo percorso tra le
montagne e le grotte del Canton Ticino (e non solo), nelle quali ha individuato
alcuni reperti archeologici e resti faunistici, di cui alcuni risalenti anche
all’Età del Bronzo.

Dalla passione per la montagna come è sorto questo interesse per
l’esplorazione delle cavità sotterranee? Quante grotte ha visitato sino ad…
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Giulia Fonti: l’arte per raggiungere la leggerezza e tornare ad amarsi
L'ultima serie dell'artista, LAMANTE, è nata dal dialogo con sé stessa ed è stata una rinascita

di LÉA CONCONI
Giulia Fonti mi accoglie nel suo atelier ad Arzo. Questo spazio si presenta ai miei occhi come un luogo magico e misterioso, pieno di un’energia particolare che avvolge anche lei: emana un’aura enigmatica e allo stesso tempo di serenità che mi colpisce. Gli scaffali sono stipati delle sue opere delicate e alle pareti sono appesi alcuni pezzi della nuova serie LAMANTE. Anche questi…
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Il primo lo ammazzarono a bastonate: aveva citato Spinoza in un talk show
Lucido e paradossale "Il censimento dei radical chic" dipinge un ipotetico futuro prossimo in cui essere colti è una pericolosa colpa

di ALESSANDRA SPADA
« Il primo lo ammazzarono a bastonate perché aveva citato Spinoza in un talk show« . Con questo incipit Giacomo Papi proietta istantaneamente il lettore nel pieno del suo stile lucido e paradossale. Da lì in poi, nel Censimento dei radical chic dipinge un ipotetico futuro prossimo, in cui essere intellettuali o anche solo minimamente colti è una pericolosa colpa. Il brivido freddo che si…
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Fam’ vede’ i man’
Non trovando le parole per rispondere alla polizia che sospettava di lui, Fabio Pusterla ha iniziato a riflettere sul valore della poesia

di FEDERICO TALARICO
È una mattina soleggiata, di quelle che annunciano l’arrivo della primavera. Incontro il poeta e insegnante Fabio Pusterla nel parco di Villa Saroli a Lugano. Nonostante la giornata intensa mi ha concesso di intervistarlo durante il pranzo, nel pomeriggio sarà ospite all’inaugurazione della Casa della Letteratura. Ci dirigiamo dunque verso il Bar Flipper, dove dopo un toast e un bicchiere di vino bianco, Pusterla si accende un sigaretto…
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Più luce sulla violenza
Dacia Maraini, dodici racconti su vittime e carnefici

di ILARIA GARZONI
Buio è la settima opera narrativa della poliedrica scrittrice fiesolana Dacia Maraini (1936), autrice non solo di romanzi, ma anche di poesie, di pièces teatrali e di saggi. Pubblicato nel 1999 e vincitore del Premio Strega nello stesso anno, il libro si presenta come il perfetto emblema dell’impegno sociale che da sempre contraddistingue la produzione marainiana, improntata, in particolar modo, a far emergere la…
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Le tre del mattino di Gianrico Carofiglio
Recensione

di DANIELE SAPIENZA
 
Le tre del mattino, pubblicato a ottobre del 2017 da Einaudi, si inserisce da un punto di vista tematico nella categoria dei racconti di formazione.
Questo nuovo romanzo di Gianrico Carofiglio si caratterizza per una narrazione in prima persona. L’autore narra di una storia che ha come personaggi principali un padre ed un figlio. La voce narrante è Antonio, un ragazzo, diventato adulto, il…
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Intervista a un insegnante per vocazione
Incontro con Rosa Munforte per parlare dell’insegnamento dell’italiano oggi a degli studenti francofoni

di DANIELE SAPIENZA
 
Qual è il tuo bagaglio formativo e perché hai deciso di diventare insegnante?
Ho fatto i miei studi in Svizzera, nel canton Vaud, dalla scuola obbligatoria fino all’università di Losanna, dove ho studiato italiano come materia principale, laureandomi nel 2005 con una tesi dal titolo «Lingua e stile nella raccolta Frontiera di Sereni» diretta dal prof. Marco Praloran. Dopo aver conseguito l’abilitazione all’insegnamento ho…
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Storia di una passione per i libri
Intervista all’editore Armando Dadò

 
Armando Dadò nasce nel 1937 a Cavergno, in Valle Maggia. Di origini contadine, si forma come tipografo e nel 1961 avvia la sua attività presso la Tipografia Stazione a Locarno. L’esordio della casa editrice Armando Dadò avviene nel 1965. La casa editrice è oggi tra le più importanti della Svizzera italiana e pubblica anche riviste.
 
A una persona proveniente da Cavergno e con poche risorse…
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Alla scoperta delle nostre origini
Come Homo Sapiens è riuscito a conquistare la Terra

di Mark Tosi
 
Yuval Noah Harari nasce il 24 febbraio 1976 a Kiryat Ata, in Israele. È uno storico e professore nel dipartimento di storia della Hebrew University of Jerusalem. Effettua i propri studi accademici di storia tra il 1993 ed il 1998 proprio alla Hebrew University of Jerusalem, specializzandosi in storia medievale e militare. Concluderà poi nel 2002 il proprio dottorato al Jesus Collegedi Oxford.…
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Pietramala o le radici del linguaggio
Intervista ad Andrea Moro, autore del giallo Il segreto di Pietramala

di CRISTINA PELÀ
 
La lingua di Pietramala, sperduto borgo nella Corsica settentrionale, rappresenta «una sovraimposizione» che non tiene conto della natura umana e che «non rispetta la diversità dell’Altro. Non dimentichiamo che i Greci antichi chiamavano l’Altro bárbaros, ovvero colui che tartaglia. Il greco era per loro la lingua che segnava il confine tra la civiltà e la non civiltà, tra “noi” e “loro”. Pietramala vuole…
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