L’Associazione Giullari di Gulliver, una piccola realtà culturale ticinese che “ce l’ha fatta”
Dagli inizi in colonia nel 1992 al premio Lavezzari nel 2014 passando dal festival internazionale di narrazione: breve panoramica sulle attività di un’associazione dalle mille facce

Ha compiuto da poco 23 anni l’Associazione Giullari di Gulliver, associazione ticinese nata come organizzatrice di campi di colonia estivi e ora attiva in vari ambiti del mondo culturale del cantone grazie a numerosi progetti, tra i quali il più noto (e fortunato) è senz’altro il Festival internazionale di narrazione di Arzo, giunto quest’anno alla sua sedicesima edizione.

In seno all’associazione sono nate, nel tempo, numerose iniziative come I Lazzi di Luzzo, una colonia teatrale integrata i cui partecipanti producono ogni anno, in tre settimane di campo estivo dove convivono adolescenti e ragazzi portatori di handicap, uno spettacolo teatrale che viene presentato in diverse piazze ticinesi, il Teatro senza Frontiere, che è attivo internazionalmente grazie alla collaborazione con associazioni russe e tedesche, e altri gruppi teatrali e di animazione.

Foto tratta dallo spettacolo « Un puntino all’orizzonte » (2013)

Proprio l’ampliamento e la varietà delle proposte dei Giullari di Gulliver dal 1992 a oggi sono, secondo la segretaria Prisca Mornaghini, il motivo dell’ottima integrazione di questa piccola realtà nel tessuto culturale ticinese: “Abbiamo potuto crearci uno spazio che non esisteva prima. La nostra è una realtà a parte con una sua autonomia e in questa autonomia ci troviamo bene.”

La mancanza di contatti con altre realtà teatrali, che potrebbe apparire come un limite, non sembra rappresentare un problema: “Se ci si pensa bene è anche normale: sono talmente diversi i linguaggi che ciascuno approfondisce che è un po’ come parlare lingue diverse”.

La nicchia che i Giullari si sono ritagliati, e che è valsa loro il premio massimo della Fondazione Iside e Cesare Lavezzari nel 2014 (Fondazione che ogni anno premia una “persona fisica o morale ritenuta meritevole per aver dato al prossimo e alla società con opere, atti o altrimenti, prove di valore, di bontà, di sacrificio e analoghe attestazioni”), si trova nell’intersezione tra due ambiti, quello teatrale e quello del lavoro sociale, all’apparenza radicalmente differenti ma che hanno, in realtà, molti tratti comuni: e in effetti, nel discorso tenuto in occasione della consegna del riconoscimento, il presidente della Fondazione, Fernando Pedrolini, lodò il contributo di attività di tipo creativo come quelle offerte dai Giullari al superamento delle “barriere di incomprensione, peggio, di indifferenza, che ancora troppo spesso vengono alzate intorno alle persone disabili”.

Per approfondire questa breve panoramica, farsi un’idea più precisa delle attività proposte o semplicemente trovare le date dei prossimi appuntamenti teatrali è possibile consultare il sito www.giullari.ch.